Bath è una città non molto conosciuta a livello globale, ma è una meta imperdibile per gli amanti del relax inglesi. È l’unica città del Regno Unito che presenta delle terme naturali: da qui il nome “Bath” (“vasca” o “bagno”).
Ho avuto l’occasione di visitare questa città durante un daytrip, quando ho vissuto a Cardiff due settimane per studiare la lingua inglese (vi lascio qui il link all’articolo in cui ne parlo) e me ne sono innamorata, anche se purtroppo ormai è una cittadina prettamente turistica: il che le ha fatto perdere parte della sua originalità, a parer mio.
Le Terme Romane
Situate nella piazza centrale della città, si dice che queste terme esistessero già da prima dell’arrivo dei romani, che però ne rivendicarono la proprietà (dando alla città anche il nome attuale), facendole diventare la meta del benessere per eccellenza. Il loro meccanismo totalmente naturale è piuttosto semplice: le acque provengono dalle colline vicine a Bath, vengono assorbite dal terreno fino a creare dei veri e propri corsi d’acqua sotterranei; questi raggiungono una profondità tale da riscaldarsi fino a 96°, per poi rifluire in superficie, ad una temperatura di 46°C. Le acque vengono monitorate regolarmente, per questo sono considerate sicure, ma mi raccomando di prestare molta attenzione alle indicazioni che vengono fornite all’entrata, in cui è severamente vietata l’immersione totale (a causa di un batterio presente nell’acqua).
Purtroppo alle classi non era permesso visitare l’interno della struttura, anche a causa dell’affollamento caratteristico del periodo invernale, ma consiglio a tutti di dare un’occhiata almeno ai bagni pubblici. Sì, non sono diventata pazza! Anche l’acqua dei bagni proviene dalle terme (anche se filtrata e raffreddata), e la stanza è decorata come fosse un tipico bagno romano del 45d.C.
Bath Abbey – L’Abbazia
Anch’essa situata nel centro storico della città, l’Abbazia di Bath è, oltre che un’attrazione religiosa e storica, proprio un’esperienza da vivere appieno, ed ora vi racconto il perchè.
Anticamente concepita come monastero benedettino, ad oggi la struttura viene utilizzata come chiesa cittadina per celebrare le principali funzioni religiose: dal battesimo al funerale. Ormai essa viene anche concepita come luogo di attrazione per i turisti, grazie alla particolare esperienza che si può vivere al suo interno; infatti, ciò che mi è rimasto più impresso riguardo questo daytrip, è stata proprio l’esplorazione dell’abbazia. È possibile prenotare la visita con una guida che, a piccoli gruppi da meno di dieci persone alla volta, in 40-50 minuti vi accompagnerà nei luoghi che solo i frati potevano conoscere. Partirete da un angolo della chiesa, in cui si trova una scala a chiocciola di circa 215 gradini: con quella potrete raggiungere, passando anche attraverso i tetti esterni, la torre. Qui entrerete nella sala delle campane, dove troverete ancora le corde originali usate per creare le melodie (che oggi, ovviamente, sono state automatizzate). Dalla stessa stanza è possibile accedere ad un cunicolo, in cui si trovano gli ingranaggi dell’orologio (trovate la foto scattata dall’interno del quadrante nel mio Instagram!).
The Circus – La piazza rotonda
Piazza poco turistica di Bath, il suo nome The Circus (chiamato anche “King Circus”) è dovuto proprio alla caratteristica principale della struttura: gli edifici che la circondano compongono un cerchio. Lo stile delle case è di tipo georgiano, e sono state progettate per essere totalmente simmetriche. Il complesso residenziale è diviso in tre corpi, tutti collegati da una strada circolare situata all’esterno di un parco dai confini rotondi. È sicuramente un’ottima meta per chi vuole scattare foto “instagrammabili”, sia per il colore delle pareti, che anche per il verde dei classici prati inglesi in primavera!